Welcome to the Hotel Oldboy

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Oldboy_Spike-Lee_Hotel_Josh-BrolinUna delle cose più divertenti del mondo del cinema e dei suoi appassionati, se riuscite a metabolizzare a dovere il lato deprimente, è la massa di “fan” pronta a urlare “eresia!” a ogni singolo remake che viene annunciato.

Non importa vedere almeno qualche minuto del progetto in questione e ovviamente men che mai importa la qualità del girato o il fatto che nel corso del tempo ci siamo imbattuti in molti esempi di rifacimenti ben validi: i remake sono eresie e come tali devono essere trattati, mandando al rogo ogni copia del film e inseguendo l’arrogante regista con il forcone.

Ciò è ovviamente avvenuto, all’ennesima potenza, con l’imminente Oldboy di Spike Lee: l’opera originale è un gran pezzo di bravura dell’immenso Park Chan-wook e quindi tutti ad aggredire Spike Lee, reo di voler metter mano a un capolavoro lordandolo con la sua visione.

Qui aspetteremo di aver visto tutto il film prima di esprimere un parere: non possiamo dimenticare il fatto che Lee ci ha regalato nel corso degli anni parecchie opere notevoli e alcune immagini dei vari trailer visti fino a questo punto ci sembrano interessanti, in particolare ci piace molto l’attenzione nei confronti dell’hotel-prigione, elemento tutto sommato minore nel film originale e che qui diventa invece protagonista addirittura di un trailer intero, composto da un ottimo montaggio di dettagli che creano pressione e angoscia.

Oldboy di Spike Lee è filmato da una sceneggiatura di Mark Protosevich basata sull’omonimo manga scritto da Garon Tsuchiya e disegnato da Nobuaki Minegishi. Cast molto particolare: Josh Brolin non è certo la scelta più ovvia per quel ruolo, Samuel L. Jackson appare over the top come solo lui sa fare (forse fin troppo) ed Elizabeth Olsen mostra sempre di più, di titolo in titolo, una bravura rara e sarà interessante studiare la prova di Sharlto Copley, per ora poco sfruttato da Hollywood.

I valori di produzione sembrano molto buoni sia per quanto riguarda gli interni che costumi e fotografia e in realtà quel che dovrebbe seriamente perplimere e forse anche indignare è l’unico elemento che non “appare” nel trailer, ovvero il fatto ce la sceneggiatura sia stata affidata a uno scrittore non certo noto per capacità, profondità o comprensione del cinema, ovvero quel Protosevich che in precedenza ha messo la firma su script mediocri quali The Cell, Poseidon, Io sono leggenda e Thor.

Eccovi il nuovo trailer accompagnato da un poster (qui tutte le varianti) che suggerisce una campagna stampa concentrata, come detto, sull’hotel-prigione.


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