Guy Pearce è il nuovo “duro” del cinema d’azione?
Di Elvezio Sciallis
Il cinema d’azione ha sempre fame di nuovi protagonisti che possano mostrarsi capaci di gestire scene frenetiche ma di risultare anche abbastanza accattivanti e piacere al pubblico e una particolare nicchia di questo genere di pellicole è riservata ai “duri”, quei personaggi con la faccia da schiaffi e i modi non proprio ortodossi che risolvono i problemi senza stare a farsi troppi scrupoli morali.
E proprio in questo particolare ruolo sembra distinguersi sempre di più Guy Pearce il cui imminente Lockout, di cui vi abbiamo già parlato, dovrebbe consacrarlo quale nuovo duro.
Scritto e diretto da James Mather e prodotto da Luc Besson, Lockout si propone come una sorta di incrocio fra Io vi troverò e Fuga da New York, con l’azione che si sposta nel futuro e nello spazio: a un uomo, ingiustamente incarcerato, viene prospettata la libertà in cambio di un incarico.
La missione è estremamente difficile: deve penetrare in un carcere/base spaziale in rivolta e liberare la figlia del Presidente, catturata e tenuta in ostaggio dai detenuti.
Ogni nuovo trailer che emerge sembra promettere un film senza super ambizioni ma capace di intrattenere per i canonici 90 minuti con una buona dose di azione mischiata a effetti speciali non proprio di qualità assoluta e un pizzico di ironia che non guasta mai.
In uscita negli USA verso fine aprile, insieme a Guy Pearce troviamo nel cast anche Peter Stormare, Joseph Gilgun, Vincent Regan e Jacky Ido.


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