Abramo Lincoln cacciatore di vampiri secondo Tim Burton

Di

Si riforma il team di forze produttive che poco tempo fa ci ha regalato il film d’animazione “9”, ovvero Timur Bekmambetov e Tim Burton.
I due sono interessati a un romanzo uscito da poco a opera della fertile mente di Seth Grahame-Smith, già autore dell’intrigante e discusso Orgoglio, Pregiudizio e Zombie dal quale si dovrebbe trarre un film con Natalie Portman.

Abramo Lincoln, cacciatore di vampiri, questo il promettente titolo del progetto che, potete immaginare, riguarda le avventure del più noto Presidente degli USA intento a sterminare malvagi non morti. Si tratterà dell’effervescente mix fra materiale classico e moderno che già ha caratterizzato la precedente opera di Grahame-Smith.

Nel romanzo la madre di Lincoln è stata uccisa proprio da un vampiro e lui, non riuscendo a dimenticare questo terribile evento, comincia a dar la caccia ai terribili mostri succhiasangue che, guarda caso, sono alleati con gli schiavisti in un accostamento fin troppo pesante e ingombrante.

La presenza di Bekmambetov e Burton in fase di produzione assicura sia un buon afflusso di denaro necessario per la realizzazione di effetti speciali, scenografie e costumi d’epoca, sia, d’altro canto, una certa dose di serietà e artisticità al tutto.

Messo al sicuro il dato produttivo, rimangono da decidere i due elementi più importanti, ovvero il nome del regista e quello dell’attore che vestirà i panni di Lincoln. A girare il tutto potrebbe essere proprio Bekmambetov, che già in precedenza ha dimostrato di saper controllare molto bene le scene d’azione all’interno dei suoi film.
Sul nome dell’attore si apre la consueta lotteria.
Voi chi vedreste bene nella parte di un Lincoln ammazza vampiri?


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloCine.net – Guida e storia del cinema supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009