Jafar Panahi è libero!

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E’ notizia di poche ore fa la liberazione dietro cauzione del regista iraniano Jafar Panahi, arrestato dal regime degli ayatollah per avere avuto l’intenzione di girare un film sulla protesta del suo popolo contro il governo.

Non si può e non si deve pensare in alcun modo di porre ostacolo alcuno a un artista se e quando il suo pensiero è contrario al regime del suo Paese. Non si può nemmeno pensare di criticarlo se questi, come per esempio Sabina Guzzanti con il suo Draquila, espone tesi contrarie al regime. Ogni artista che si esprime sul proprio Paese è spinto innanzi tutto da un forte senso di amore verso la sua terra. A che titolo contestarlo?

Le calde lacrime di Juliette Binoche hanno bagnato di commossa indignazione le parole di Abbas Kiarostami quando il regista ha reclamato a gran voce la liberazione del suo collega Panahi durante la conferenza stampa per la presentazione a Cannes del suo film Copia Conforme. La stessa Binoche, al momento di ritirare il premio come Miglior Attrice assegnatole dalla giuria del festival per il suo ruolo da protagonista nel film di Kiarostami, ha ripetuto, davanti alle telecamere di tutto il mondo, l’accorato appello all’Iran per la scarcerazione di Panahi.

L’Arte è libera, esprime al suo livello più alto il senso della libertà per eccellenza dell’atto creativo, quale sia la direzione verso la quale va a parare. La si può accogliere a braccia aperte, o respingere a pugni chiusi, ma mai ostacolarne o condannarne gli impulsi.

Il nostro Elio Germano ha meritatamente ricevuto la Palma d’Oro come Miglior Attore per la sua interpretazione del protagonista di La Nostra Vita, ex aequo con Javier Bardem. Al momento di commentare il suo premio, il giovane attore italiano lo ha dedicato a tutti noi affermando che: “Siccome i nostri governanti in Italia rimproverano sempre al cinema di parlare male della nostra nazione, io volevo dedicare questo premio all’Italia e agli Italiani, che fanno di tutto per rendere l’Italia un paese migliore nonostante la loro classe dirigente”.

Ebbene il TG1, nel trasmettere la notizia e la dichiarazione, ha avuto un blackout proprio sulla frase finale… Casualità curiosa…

E poi? Invece di osannare incondizionatamente la vittoria di un giovane talento del nostro cinema, che va ad affiancarsi addirittura ai nomi di Mastroianni, Tognazzi, Volonté, Gassman nel palmares dei nostri migliori secondo Cannes, Elio Germano si visto criticare da certa parte per le sue affermazioni considerate snob e fuori luogo.

E io esulto per il successo di critica ottenuto dalla Guzzanti. Esulto per il nostro Elio Germano e il giovane cinema italiano. Esulto per la straordinaria Binoche. Ma soprattutto esulto per liberazione di Panahi! Evviva l’Arte Libera!

Dario Arpaio


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