Il futuro della festa del cinema di Roma

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19131053n.gifNegli ultimi tempi, complice la campagna elettorale e il riassetto politico della capitale, la festa del cinema di Roma, fortemente voluta da l’ex sindaco Veltroni è stata spesso tirata in ballo.
Vista dalla destra appena eletta come un simbolo dell’alienamento dai problemi reali della città, di quel gruppo di potere che ha governato Roma negli ultimi 15 anni, da amanti del cinema (e nel mio caso da romano) siamo curiosi di capire quali saranno gli scenari futuri per la Festa del cinema.
In particolare le polemiche sono aumentate, dopo che le testate britanniche Sunday Times e Variety hanno ipotizzato in questi giorni che con Alemanno la Festa del cinema diverrà una kermesse del cinema “italiano” e che molte star di Hollywood non saranno più invitate per dare maggiore spazio a film di casa nostra e a nostri divi.
In merito, Alemanno non più tardi di ieri ha precisato:

Scriverò una lettera sia all’ambasciata degli Stati Uniti, sia al Corriere della sera, per spiegare che nessuno vuole l’autarchia cinematografica.

Vedremo che cosa accadrà… di sicuro il nostro cinema merita più spazio, ma anche fondi più cospicui e investiti in maniera diversa rispetto agli ultimi anni. Una chiusura netta alle pellicole straniere segnerebbe, oltre a un forte calo di visibilità, una significativa riduzione degli introiti derivanti dalla manifestazione per tutta la città.
Voi che ne pensate?


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